La paura di andare a scuola
Un tempo la paura di andare a scuola era legata, da studente, alla paura dell’interrogazione, della prova che ti metteva di fronte alla consapevolezza di aver appreso e di saper esporre in maniera corretta ciò che l’insegnante ti aveva spiegato e ciò che a casa avevi elaborato.
Oggi all'andare a scuola si avvicinano paure molto diverse da quelle del passato.
Leggendo gli ultimi fatti riportati dalla cronaca scopriamo che non esiste più la paura della verifica poiché questa è stata appianata, rasa al suolo dalla politica della promozione a largo raggio.
Oggi esiste ed è viva la paura dello studente di essere deriso e umiliato dai compagni, oggi esiste la paura del docente di essere soggetto di violenza da parte dei suoi alunni e da parte dei genitori, oggi esiste la paura dei genitori di essere ostacolati dalla scuola nella promozione di una carriera che vedrebbe il proprio figlio primeggiare in attività sportive più disparate.
Si cerca da più fronti di andare a trovare la causa del cambiamento quasi come se a trovare il colpevole ci potessimo tutti sentire più sollevati, ma i soggetti coinvolti sono tutti vittime responsabili allo stesso modo.
Siamo infatti vittime della nostra stessa creazione, siamo noi che abbiamo creato la società in cui viviamo, siamo noi che abbiamo sostituito il valore del rispetto dell’altro con la pretesa dell’essere riconosciuti senza avere sprecato nulla del nostro tempo per costruirci tra gli altri e con gli altri, siamo noi genitori che vediamo nei nostri figli dei geni senza paragoni destinati a diventare campioni nelle più svariate discipline sportive.
Abbiamo perso il senso della qualità del tempo, abbiamo perso il senso dell’importanza del saper pensare e parlare con i nostri figli, e cosa ancor più grave e pericolosa, abbiamo perso di vista il nostro ruolo formativo che si costruisce giorno dopo giorno con pazienza e costanza sin dalla culla.
Scritto da:
Laureata in Psicologia Clinica e di comunità.
Insegnante presso la Scuola Primaria l’IC di Castiglione Olona
Oggi all'andare a scuola si avvicinano paure molto diverse da quelle del passato.
Leggendo gli ultimi fatti riportati dalla cronaca scopriamo che non esiste più la paura della verifica poiché questa è stata appianata, rasa al suolo dalla politica della promozione a largo raggio.
Oggi esiste ed è viva la paura dello studente di essere deriso e umiliato dai compagni, oggi esiste la paura del docente di essere soggetto di violenza da parte dei suoi alunni e da parte dei genitori, oggi esiste la paura dei genitori di essere ostacolati dalla scuola nella promozione di una carriera che vedrebbe il proprio figlio primeggiare in attività sportive più disparate.
Si cerca da più fronti di andare a trovare la causa del cambiamento quasi come se a trovare il colpevole ci potessimo tutti sentire più sollevati, ma i soggetti coinvolti sono tutti vittime responsabili allo stesso modo.
Siamo infatti vittime della nostra stessa creazione, siamo noi che abbiamo creato la società in cui viviamo, siamo noi che abbiamo sostituito il valore del rispetto dell’altro con la pretesa dell’essere riconosciuti senza avere sprecato nulla del nostro tempo per costruirci tra gli altri e con gli altri, siamo noi genitori che vediamo nei nostri figli dei geni senza paragoni destinati a diventare campioni nelle più svariate discipline sportive.
Abbiamo perso il senso della qualità del tempo, abbiamo perso il senso dell’importanza del saper pensare e parlare con i nostri figli, e cosa ancor più grave e pericolosa, abbiamo perso di vista il nostro ruolo formativo che si costruisce giorno dopo giorno con pazienza e costanza sin dalla culla.
Scritto da:
Laureata in Psicologia Clinica e di comunità.
Ha conoscenze approfondite degli aspetti psicologici legati all'età evolutiva.
Ha esperienza con bambini problematici e nel coordinamento in rete con enti esterni per la realizzazione di progetti volti alla promozione del processo di inclusione nella realtà scolastica.
Insegnante presso la Scuola Primaria l’IC di Castiglione Olona
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